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Acqua: componente essenziale e maggioritario della Terra e del nostro corpo

L’acqua ricopre circa il 71% della Terra tra oceani, fiumi, laghi e ghiacciai e noi abbiamo, mediamente, una percentuale simile di acqua nel nostro corpo. Alla nascita siamo sul 75-80% poi cala fino ad arrivare al 40-50%. L’acqua presente nell’essere umano mostra differenze notevoli secondo l’età, la costituzione, il tipo di alimentazione, inoltre gli organi e i tessuti sono idratati in modo diverso uno dall’altro. Da giovani siamo decisamente più ricchi d’acqua, soprattutto nei tessuti molli, nella pelle e nei tessuti connettivi e sottocutanei. Il calo di acqua nell’età adulta e nell’anziano lo si vede dalla pelle che è meno elastica e più secca. L’organo con il più alto contenuto di acqua è il cervello con circa l’85% e poi il sangue con l’80%. I tessuti a maggiore attività metabolica sono quelli più ricchi di acqua.
L’acqua viene introdotta con gli alimenti e le bevande. L’idratazione, infatti, è una delle parti fondamentali della nostra alimentazione. L’acqua è un nutriente essenziale, anche se spesso ce lo dimentichiamo, perché la quantità prodotta con il metabolismo (circa 350 ml/giorno) non è sufficiente a coprire il nostro reale fabbisogno quotidiano. Il bilancio idrico dipende dal mantenimento dell’equilibrio tra il volume d’acqua in entrata e quello in uscita dall’organismo. Tale equilibrio è governato dal centro ipotalamico della sete, che regola la quantità di acqua da ingerire, e dall’ormone antidiuretico (ADH), che aumenta il riassorbimento di acqua nel rene.

L’acqua è coinvolta in una serie di funzioni fondamentali per la nostra vita e precisamente:
permette il trasporto dei nutrienti;
• regola il bilancio energetico;
• ha potere detossificante;
• regola la temperatura corporea;
• regola l’equilibrio idrico.

Un'altra funzione essenziale dell'acqua nel nostro corpo è di essere il mezzo attraverso cui vengono eliminati i prodotti di rifiuto del nostro metabolismo, per via urinaria, rettale, gastrointestinale e termoregolatoria (polmoni e cute).
Eliminiamo giornalmente circa 3 litri al giorno di acqua tra traspirazione e respirazione, urine e feci.
La disidratazione diminuisce il volume plasmatico della cellule, l’attività cardiaca, la sudorazione, il flusso ematico cutaneo, la capacità di resistenza. L’uomo può sopravvivere senza cibo anche per alcune settimane, ma senza acqua non si vive più di qualche giorno: essa è indispensabile per la vita!
Ci possiamo prendere cura di vari distretti corporei sia all’esterno che all’interno, vediamo come fare.
- Il benessere della pelle gioca un ruolo vitale nel mantenimento della salute, e la sua cura rappresenta una priorità per il genere umano, in tutti i periodi storici. La principale funzione della pelle è di proteggere il corpo dalle sostanze esogene e dall'eccessiva perdita di acqua.
L'acqua è un elemento indispensabile per la pelle, la cui detersione e idratazione risultano fondamentali per mantenerla in buono stato. L'acqua segue un percorso ben definito all'interno dei diversi strati cutanei: dal circolo sanguigno raggiunge il derma, per poi diffondere regolarmente e costantemente fino agli strati superiori dell'epidermide, ove ha il compito di preservare l'idratazione cutanea. In casi di disidratazione sistemica, la riserva dermica diventa la prima fonte dalla quale attingere per sopperire alle carenze idriche. Un'altra causa di depauperamento della riserva dermica è imputabile all'alterazione qualitativa e quantitativa delle molecole deputate a legare l'acqua: è il tipico il caso del foto danneggiamento cronico, nel quale le strutture dermiche sono alterate dalle radiazioni UV e perdono la capacità di trattenerla.
- I capelli sono soggetti a disidratarsi proprio come avviene per la pelle. I capelli secchi appaiono sciupati e acquistano un indesiderato effetto-paglia. Provvedere alla loro giusta idratazione risulta quindi un fattore essenziale. Il motivo principale che rende i capelli opachi, spenti e sciupati è l’eccessiva mancanza di idratazione. Un altro sintomo di tale carenza è l’accumulo di elettricità statica. Mentre per la pelle un tasso di idratazione del 10% può essere sufficiente, i capelli necessitano almeno del 15-17%. L’aria calda toglie facilmente idratazione ai capelli. Se i capelli sono già tendenti al secco, la quotidiana messa in piega e l’uso frequente di piastre e arricciacapelli rendono rapidamente il cuoio capelluto estremamente disidratato. Le stesse accortezze andrebbero usate anche quando si va in spiaggia. Indossare un cappello, un berretto o una bandana aiutano a prevenire la forte disidratazione che rende i capelli crespi. Mantenere la necessaria idratazione è particolarmente importante in caso di capelli colorati o trattati con la permanente.
Abbiamo visto come è importante bere, ma vediamo meglio cosa succede nel nostro organismo.
Uno dei primi sintomi che compaiono quando si va sotto stress, è proprio la disidratazione. Un difetto di idratazione può essere evidenziato da diversi segni di disagio: cattiva digestione, gonfiore quando si beve, ritenzione idrica, problemi intestinali in risposta all'assunzione d'acqua, stipsi, candidiasi o disbiosi intestinali, pelle arida, poco elastica, irritabilità, stanchezza mentale e/o fisica, eccessiva sete, anche solo in particolari momenti del giorno e assente in altri. Anche il rifiuto a bere, o espressioni tipo: "Non ho mai sete", oppure "L'acqua da sola non mi piace", può essere un sintomo di cattiva distribuzione idrica nel corpo, spesso indotta da cattive abitudini nutrizionali. Imparando a bere, in realtà, l'organismo impara a sapere quando assumere acqua, senza dover arrivare al segnale limite della "sete". Chi non ha mai voglia di acqua spesso ha accumulato un tale carico tossinico nell'organismo, che ottunde la sensibilità sui livelli di disidratazione. Quando il fenomeno si cronicizza, questo va a scapito della funzionalità renale, con effetti sorprendenti sull'apparato muscolo-scheletrico e, di conseguenza sull'assetto posturale.
Quando avvertiamo lo stimolo della sete, è segno che siamo già sotto stress e il corpo lancia i suoi segnali d'allarme. Quando siamo disidratati il sangue, che è formato per l'83% di acqua, diventa vischioso, rendendo difficoltosa la circolazione, soprattutto a livello cerebrale. L'immediata conseguenza è una diminuzione dell'ossigenazione cellulare, con effetti che tutti conoscono: anche in condizioni non di particolare stress fisico, si nota il rallentamento delle funzioni cerebrali a scapito di concentrazione e attenzione, oltre a un progressivo diffuso senso di debolezza muscolare. A una riduzione del 4% di acqua nell'organismo, corrisponde, infatti, uno scadimento del 20-30% della prestazione fisica.
In un giorno dobbiamo assumere acqua pura in quantità variabile tra i 15 e i 25 grammi per Kg di peso corporeo sempre lontano dai pasti, a questa si somma quella che otteniamo dal cibo. Questa quantità varia in base alla persona, al suo impegno fisico e alle condizioni ambientali.
Ecco alcuni consigli
visto l’avvicinarsi della stagione estiva che normalmente con il caldo crea più problemi all’organismo:
Iniziare la giornata bevendo al mattino a digiuno 1 o 2 bicchieri d’acqua a temperatura ambiente che stimolano la funzionalità renale dopo la pausa notturna.
• Cercate di bere lontano dai pasti per non diluire i succhi gastrici che già hanno l’acqua dai cibi.
• Non aspettate lo stimolo della sete, l’acqua non contiene calorie e non fa ingrassare!!!
• Bevete circa 2 litri di acqua al giorno
• Evitate bevande gasate, alcolici e i succhi di frutta industriali che contengono troppe calorie. Bere durante una dieta ci fa sentire meno lo stimolo della fame.
• Assumere una buona quantità di acqua permette al nostro intestino di funzionare al meglio migliorando l’azione delle fibre che assumiamo.

Se bere ti sembra difficile e ti passa la voglia dopo il terzo bicchiere, ricorda che puoi assumere tisane e infusi diluiti che sono un ottimo modo per variare la tua idratazione. Oltre a dare sapore all’acqua possono apportare utili elementi ed aiutarti a drenare, a rilassarti, a trovare l’energia – basta scegliere la giusta tisana, senza zucchero ovviamente!
Un capitolo a parte riguarda gli sportivi che hanno bisogno di un surplus di acqua per compensare quella persa con la sudorazione integrandola con i sali minerali in opportuna concentrazione.
Quindi attenzione ad “ascoltare” il nostro corpo quando reclama acqua e accontentiamolo magari precedendo la sua richiesta!!!


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